Valter Longo, direttore del dipartimento di gerontologia dell’Università della California, ha sviluppato un sistema nutrizionale, da rispettare per pochi giorni all’anno per avere benefici in termini di aumento dell’aspettativa di vita e miglioramento dello stato di salute generale. Per le sue caratteristiche, tale schema dietetico è stato ribattezzato Dieta Mima digiuno.
La Dieta Mima Digiuno (DMD) non ha come scopo principale il dimagrimento. Si basa sull’eliminazione dei cibi che stimolano la produzione di insulina e dell’ormone della crescita, prediligendo un basso apporto calorico. Quindi, si consiglia di evitare il consumo di proteine e di zuccheri. Dura 5 giorni: il primo giorno, la dieta mima digiuno prevede l’assunzione di circa 1000 calorie, divise tra 34% di carboidrati, 56% di grassi e 10% di proteine. Nei 4 giorni successivi, le calorie scendono a 750: 47% carboidrati, 44% grassi e 9% proteine. E’ una dieta a base 100% vegetale, quindi con zero prodotti di origine animale. Di conseguenza, il cuore della dieta mima digiuno sono le verdure cotte o crude condite con un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva. A questo si aggiunge poca frutta secca (20 grammi o meno di noci) o qualche oliva. Tra le verdure potete scegliere tra spinaci, broccoli, porri, cipolle, carote, verza, fagiolini, sedano, cavolo cappuccio, zucchine, pomodori etc. Come in ogni caso, meglio scegliere verdure di stagione. In alternativa, potete semplificarvi la vita con un minestrone surgelato senza legumi. Sono assolutamente da eliminare le patate, per l’alto contenuto di amidi e l’alto indice glicemico, e tutti i legumi (la soia è un legume), per l’alto contenuto di proteine. Entrando nello specifico dei singoli macronutrienti, gli zuccheri semplici devono essere totalmente assenti. I carboidrati ci sono, ma scordatevi cereali e frutta, provengono solo dalla verdura. È invece relativamente alto il contenuto di grassi, ma attenzione, solo quelli buoni: come detto, olio d’oliva extra vergine, olive, noci o altra frutta secca. Le proteine sono inevitabilmente bassissime e questo è uno dei punti fondamentali della dieta mima digiuno.
L’autore ha sviluppato questo regime basandosi su alcuni studi in cui è stato osservato che la restrizione dietetica promuove cambiamenti metabolici e cellulari che influenzano il danno ossidativo e l’infiammazione, ottimizzano il metabolismo energetico e incrementano la protezione cellulare. Inoltre il digiuno intermittente nei topi sembra promuovere la protezione contro il diabete, il cancro, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Bibliografia:
Longo, V., La dieta della longevità. 2016, Milano: Vallardi.