Nutrizione e infertilità

Giulia Parodi Nutrizionista

Aprile 3, 2020

L’obesità è un problema molto diffuso: l’incidenza mondiale continua a aumentare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che circa 2 miliardi di adulti siano in una condizione di sovrappeso, tra cui oltre 600 milioni obesi. Ormai è noto che l’obesità è correlata all’insorgenza di diverse malattie cardio-metaboliche, tra cui il diabete mellito, malattie cardiovascolari, dislipidemia, apnea del sonno, tumori. Dagli anni Trenta si sta dimostrando che esiste anche una associazione tra obesità e l’infertilità.

Uno studio di coorte prospettico sulle donne che frequentano una clinica per infertilità ha mostrato che un BMI (Body Mass Index o Indice di massa corporea) elevato e un rapporto vita fianchi superiore a 0,8 è associato ad irregolarità mestruali, squilibri ormonali e aumento del rischio di aborti spontanei. Si è visto che il tasso di concepimento diminuisce del 30% se il rapporto vita- fianchi aumenta anche solo di 0,1 unità.

Quando l’alimentazione diventa una terapia…

In questi casi l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. L’eccesso di grasso porta ad un’infiammazione cronica silente, in cui vi è un aumento di citochine infiammatorie, come IL-6, TNF alfa e un richiamo ed attivazione dei leucociti nei tessuti infiammati. Dunque è necessario intervenire seguendo un piano alimentare anti-infiammatorio, ricco di alimenti contenenti molecole antiinfiammatorie ed antiossidanti e che favorisca un livello costante di insulina. Infatti è importante evitare l’iperglicemia post-prandiale, la quale causa diversi effetti negativi, tra cui stress ossidativo, innesco dell’infiammazione acuta, incremento di trigliceridi e conseguente produzione di LDL. Quindi risulta fondamentale la scelta di carboidrati a medio-basso indice glicemico, quali farro, orzo, legumi, riso integrale e il consumo giornaliero di frutta e di verdura. D’altra parte è doveroso evitare il consumo di alimenti contenenti grassi idrogenati e grassi trans, ma piuttosto preferire grassi “buoni” che si trovano nell’olio di oliva, nel pesce, in particolare nel pesce azzurro e nella frutta secca.

Anche l’esercizio fisico aiuta

L’esercizio fisico acuto induce un forte aumento a breve termine dell’interleuchina 6 (IL-6), una citochina che a sua volta induce una depressione a lungo termine di TNF-alfa e l’espressione di mediatori anti-infiammatori, come IL 10.

Quindi uno stile di vita salubre, seguendo una corretta alimentazione e svolgendo regolarmente attività fisica influenza in maniera importante la salute generale dell’organismo, compreso l’apparato riproduttivo, aumentando le possibilità di concepimento.

Bibliografia:

Impact of obesity on female fertility and fertility treatment. Zain MM, Norman RJ.

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