Resistere ai dolci di Carnevale può essere un’ardua impresa per molti. Bugie, tortelli, frittelle, crostoli, chiacchiere e moltissimi altri dolci regionali per il carnevale sono una grande fonte di calorie a cui è difficile dire di no. E allora cosa fare? Rinunciare alle tradizioni?
NO, non è necessario! Ecco qualche consiglio per non dover rinunciare ai dolci di Carnevale:
- Il segreto è come sempre la moderazione. Per cui limitarsi a consumarli una volta (o al massimo due) a settimana. Inoltre l’ideale sarebbe consumarli al mattino o a pranzo, in modo da poterli smaltire nell’arco della giornata.
- Meglio non tenere i dolci a casa, soprattutto se si cade con estrema facilità alla tentazione dei dolci. Questo accorgimento permette di ridurre del 90% le possibilità di consumo.
- Importante è che dopo lo sgarro si torni ad una sana alimentazione. In particolare consumare pasti più leggeri a base di verdura, legumi, pesce o carne magra, riso o cereali, meglio se integrali.
- Un altro suggerimento, che può sembrare scontato ma non lo è, scegliere i dolci di carnevale possibilmente non fritti ma cotti al forno, non tanto per l’apporto calorico, ma per un aspetto poco considerato che riguarda il tipo di grassi utilizzati per la frittura; spesso si tratta di oli vegetali e di margarine vegetali ricavate da grassi mediocre qualità (grassi trans).
- Per compensare l’aumentato apporto calorico dato dal consumo dei dolci è opportuno aumentare l’attività fisica. Si consiglia, dunque, una camminata o una sessione di allenamento in più durante la settimana.
- Un ultimo consiglio, soprattutto per chi si diverte a cucinare e non vuole rinunciare al dolce, ma neanche al proprio benessere, cucinare dei dolci di carnevale “light” andando a sostituire per esempio la farina 00 con una farina non raffinata, lo zucchero con un dolcificante a basso indice glicemico e preferendo la cottura al forno.
Buon Martedì Grasso a tutti!
